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Agriturismo Cortevecchia (Gr)

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    a cura di Giuseppe Serrone

Agriturismo Cortevecchia

Cortevecchia e Opera Romana Pellegrinaggi.

Per un agriturismo culturale e agricolo di qualità:

il "Progetto Efrem".

Informazioni:

Agriturismo Cortevecchia - 58055 Semproniano (Grosseto)

Tel. 0564/984075

http://www.agriturismocortevecchia.it

e-mail: cortevecchia@libero.it

 

OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI

Ufficio di San Giovanni Piazza di Porta S. Giovanni, 6 000184 Roma Tel. 06698961

fax 0669886492 e-mail  efrem@orpnet.org  sito web: http://www.orpnet.org/

 

«Cortevecchia era un'azienda abbandonata... non c'era niente... i casali erano fatiscenti... era un posto di caccia... trasformato ristrutturandolo in agriturismo... cercando di sposare la vastità dell'azienda; sono circa 2300 ettari di terra ». A raccontare la storia di Cortevecchia è il Dottor Montanari, l'ottantenne fantasioso proprietario e direttore dell'azienda biologica, zootecnica, faunistica, venatoria, agrituristica «Cinque Spighe» di Cortevecchia. Felicemente sposato con Nicoletta (innamorata dei fiori e autrice delle splendide ceramiche che decorano l'azienda) dal 1948, con 3 figli, è ricco di progetti anche per il futuro. Da alcuni mesi ha attivato una convenzione con l'Opera Romana Pellegrinaggi per il progetto Efrem, che si rivolge a persone che si sono da poco ritirate dal lavoro. Il tempo liberato dall'occupazione lavorativa diviene il mezzo per migliorare le relazioni sociali con parenti e amici, leggere libri (a proposito all'ospite che arriva a Cortevecchia è offerto in omaggio un libro che si può scegliere tra quelli esposti in una vetrina della reception). Il progetto Efrem - dal nome di san Efrem il Siriano (306-373), che si era soffermato a riflettere sulle varie fasi dell’esistenza dell’uomo - si rivolge a chi, superati i cinquant’anni, va verso una nuova primavera dell’esistenza, caratterizzata da molto tempo libero da dedicare alla coltivazione di interessi e hobby. Efrem è un soggiorno attivo, è un punto di partenza, è un luogo di incontro tra Seniors e modelli di vita, tra persone ed opportunità, per ripensare il modus vivendi, in funzione del proprio benessere. È una formula innovativa di ospitalità, durante la quale, attraverso un percorso dinamico di incontro e scoperta, si origina in ciascuno la spinta a vivere, con nuove modalità e approcci, la propria condizione con gioia e serenità.  Il progetto Efrem è stato presentato giovedì 23 marzo, presso la sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi in via della Pigna 13/a Roma. Sono intervenuti, tra gli altri, l’amministratore delegato mons. Liberio Andreatta, la senatrice Maria Grazia Sestini, sottosegretario al Ministero del Welfare e il Dott. Donato Greco, direttore generale della prevenzione sanitaria, presso il ministero della Salute e i promotori del progetto. Al termine della conferenza stampa è stato offerto un rinfresco con degustazioni tipiche maremmane, offerte dagli operatori locali che collaborano al progetto Efrem, tra cui l’Associazione Strada dei Vini Colli di Maremma. A tutti i presenti inoltre è stato offerto un piccolo omaggio tipico del territorio toscano.

Il programma, della durata dei 15 giorni, mira a valorizzare la terza età, finalmente libera dalle pressioni e dagli impegni quotidiani, per diventare una preziosa risorsa per sé e per gli altri: prevede infatti attività motoria quotidiana (palestra, piscina, passeggiate ed escursioni); itinerari culturali (enogastronomia, storia e archeologia etrusca, ambiente e natura, terme e salute); seminari a tema (per la prevenzione sanitaria e la cultura alimentare e motoria); attività ricreative e culturali; assistenza spirituale.

All’esperienza spirituale sono abbinati nel progetto Efrem modelli di vita relativi alla valorizzazione delle proprie relazioni sociali, alle opportunità di attività di volontariato, alla cultura del viaggio e della scoperta, alla cura del proprio corpo attraverso le attività motorie specifiche e una alimentazione mirata, alla diffusione delle iniziative culturali per la terza età, alla cura dei propri hobby, alla conoscenza delle opportunità e servizi atti a migliorare la condizione di vita pratiche ed economiche degli anziani. Le partenze in programma per il 2006 sono: 29 aprile; 13 e 27 maggio; 10 giugno; 2, 16 e 30 settembre; 14 ottobre.

Il progetto Efrem è realizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi, nell'ambito degli Itinireri dello Spirito, in collaborazione con enti ed istituzioni competenti tra cui il Centro Sportivo Italiano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, 50&Più Fenacom, l’Associazione Nazionale Università della Terza Età, Auser, Club3 e iPost
(fonte Korazym).

L'azienda si estende a perdita d'occhi  in Toscana ai piedi del Monte Amiata in terra di Grosseto fino al confine con la provincia di Siena. Il fiume Fiora l'attraversa in tutta la sua estensione, fra oliveti vasti boschi adagiati su dolci colline da 250 a 270 metri s.l.m. 25 km di strade si snodano all'interno della proprietà oltre ai numerosi sentieri che si possono percorrere a piedi, a cavallo o in mountan bike.

Sul posto aveva scritto nel 2003 Andreina De Tomasi (I viaggi di Repubblica):

A furia di cercare le nostre radici, andare a toccare terra per sentirci meno artificiali, e trasformarci, almeno negli agriturismi, in bucolici vacanzieri, va a finire che torneremo alle epoche feudali. Anzi, è già successo. Nella Maremma toscana (e dove altrimenti?) è riemersa dal passato un'isola ferma nel tempo, un antichissimo feudo, quasi un museo rurale. È "Cortevecchia", il più grande agriturismo d'Italia: 2300 ettari ai piedi del Monte Amiata. Una sterminata azienda agricola, con mille capi di bestiame, tra vacche maremmane, pezzate rosse e cavalli di razza, altrettanti animali selvatici, daini, scoiattoli, caprioli, cinghiali. Una vera oasi biologica. All'interno, 25 chilometri di strada bianca uniscono 80 casali, (per ora dieci sono ristrutturati) e poi ristoranti, piscine, tennis, maneggio, campo di squash. Colline e vallate che si rincorrono a perdita d'occhio, con 8000 ulivi, un frantoio a pietra, un pastificio. Il proprietario di questo paradiso è  Montanari che a 80 anni suonati ha deciso, con lieta audacia, di cambiar vita e dedicarsi all'ospitalità agreste, aiutato dalla moglie Nicoletta e dal figlio Marco Fabio.

Famiglia cristiana nel 2004 dedicò all'azienda un sevizio speciale di Liliana Mapelli nella rubrica "Tempo libero Week-end" (27/2004 - p. 132-133).

Il compito di Cortevecchia: l'esperienza e i percorsi di vita per creare un agriturismo di qualità curando "l'atmosfera" del luogo. All'interno della Villa, il centro di Cortevecchia sono stati realizzati ampi saloni, una raccolta di importanti opere d'arte: «Sono cose che ho comprato nella mia vita», dice, entusiasta Vittorio Montanari. Le varie collezioni comprendono opere di Carlo Levi, Manzù, Turcato, Proietti, Marx Srurt e Jean Arp.

Le Camere da letto sono a tema... Ogni camera dice, racconta, ricorda qualche cosa. A distanza di tempo visitatori ospiti si ricordano della camera dove sono stati: I pittori russi, Teatro degli anni 20, Barba capelli e..., Gli anni cinquanta, Cesare e Cleopatra, Napoli com'era, 1900 -1960 L'alta Moda, Tarot Belline, Delle Invenzioni di Tullio Paz, Corriere dei Piccoli 1960, Desiderio Sotto gli Olmi,Teatro Anni30, Teatro Anni40, Teatro Irma la dolce, Teatro Anni50, Teatro Anni20, Codex Seraphinianus Metamorphosis...

Anche alcune sale del ristorante sono a tema (illustrati con simpaticissimi quadretti in ceramica): una  è dedicata alla "Donna Sole". Per i seguaci di Zarathustra il sole con il volto di donna era la manifestazione del Divino e per questo motivo le effigi della Donna Sole, ricamate prima del matrimonio vegliavano all'interno delle case affinché la nemica delle tenebre ispirasse alle giovani coppie pensieri, parole e opere in armonia con la perfezione del creato. Un'altra saletta raccoglie  quadretti  con i simboli delle contrade. Infine, una terza saletta raccoglie scene riguardanti l'ottobre dell'anno 1066 d. C., quando la flotta del duca Guglielmo di Normandia, attraversata la Manica, sta sbarcando In Inghilterra. L'evento è raccontato sulla tapezzeria lunga 70 metri della regina Matilde a Bayeus.

Nel giardino c'é una lapide con la storia di Cortevecchia: «Questa Terra, tra Amiata e Maremma che ha nome Cortevecchia, erede della Paleocristiana "Curia Vetus" e del Medioevale "Castro Vetere", dopo l'età longobarda appannaggio degli Adolbrandeschi, veniva menzionata negli anni  1240-1241 allorché le milizie imperiali di Federico II di Svezia accampato a Cortevecchia, stava assaltando le rocche guelfe di Sorano e Sovana ai danni di Guglielmo il Gran Tosco. Ricordata nel 1276 con la Pieve di Santa Maria, la canonica e il cimitero e nell'anno 1286 con il Castellare di Grossetello degli Adolbrandeschi di Santa Flora passava nell'anno 1439 ai Conti Sforza Attendolo. Con la soppressione del fondo Granducale nel 1787 cedeva la sua giurisdizione a Cellena. Agli inizi del XX secolo divenne centro di una grande miniera mercurifera. Oggi è una grande azienda agricola, biologica, zootecnica, agrituristica: una sosta lungo il cammino per un vero benessere della persona in un mondo che cambia» (di Mons. Ippolito Corridori - Archivista della diocesi di Pitigliano - 2004).

Di fronte alla villa si trovano due sale congressi, con all'interno un antichissimo organo del 1500, un grande gallo in ferro battuto opera dei fratelli Savi, un portale di pietra ripreso dall'Abbazia di Fossanova dal luogo del "Transito di San Tommaso", una cancellata del 1600 con dietro un olio su tavola (mt. 4x3,40) della Resurrezione.

l'affresco di Cortevecchia

il quadro originale

"La resurrezione di Cristo" riproduce l'affresco di Piero della Francesca del 1463-65 esposto nella Pinacoteca comunale di Sansepolcro. La novità di Cortevecchia è nell'aver raffigurato ai piedi del quadro degli osservatori del nostro tempo che invitano con la loro attenta espressione a contemplare nella fede il grande evento della salvezza cristiana.

Ai piedi dei terrazzi della Villa si trova il rinascimentale Teatro di Verzura e il giardino all'Italiana.

 

Il Rinascimentale Teatro di Verzura e il Giardino all'Italiana

Nei periodi di vacanza "i signori" del 600 e 700 lasciavano la città per trasferirsi in "Villa" e nel teatro all'aperto, fatto con piante verdi organizzavano danze, concerti e spettacoli teatrali per la delizia di tutti e sopratutto delle loro "donne". La struttura organizza durante il  periodo estivo una serie di iniziative all'aperto con cene e musica barocca.

All'interno del giardino si trova la statua "Moscoforos": rappresenta un antico ateniese di nome Rombos, ricco e pio uomo di campagna, raffigurato nell'atto di avanzare con fare lieto per offrire in dono un vitellino alla dea Atena. I suoi occhi luminosi ed un sorriso umano rendono vivo il suo viso sincero. È una copia dell'originale greco.

Vicino alla villa si trovano la piscina e il casale Ripacci con accanto una stalla fienile trasformata in un regolamentare campo di "Squash".

Lungo le strade bianche si incontrano dei piedistalli a basamenti sui quali si vedono antichi attrezzi agricoli andati in pensione che sono ammirati a memoria.

Nei percorsi e nei boschi si possono incontrare asini amiatini, vacche maremmane, lepri, istrici, falchi, cavalli maremmani allo stato brado, volpi, daini, muffoni, pecore, caprioli, sissi, gufi, donnole, tassi, cinghiali, polli galline oche...

 

Cortevecchia produce bovini da carne (Limousine e Maremmane) vendute in due negozi di Semproniano e Abbadia San Salvatore, dove si possono acquistare anche le carni suine, gli insaccati, l'olio biologico extravergine d'oliva (tutti prodotti dall'azienda).

Altri gruppi di case sono presenti nella tenuta; nei mesi estivi è aperto anche un maneggio. Un'area è destinata anche alla gestione di un frantoio e di un pastificio. Gli edifici sono dotati di un teleriscaldamento centrale a biomasse: un impianto semplice, moderno ed ecologico. Le caldaie producono acqua calda che, attraverso tubazioni coibentate scalda la  struttura di Cortevecchia. Le caldaie bruciano i noccioli delle olive, gusci di pinoli, nocciole e legna minuta di sottobosco. Con l'uso di questa nuova tecnologia il costo complessivo del riscaldamento si riduce del 50% circa rispetto a quello ottenuto con il gasolio.

Un panorama eccezionale si può osservare dalla "Casa Cerro" (in questo luogo si rifugiano spesso in cerca di tranquillità anche alcuni personaggi famosi del mondo dello spettacolo).

Nelle immediate vicinanze di Cortevecchia si possono visitare vari splendidi luoghi: Sovana con all'interno della chiesa romanica del 1100 di Santa Maria Maggiore, una delle opere pre-romaniche più rare al mondo (un Ciborio dell'anno 700); le tombe etrusche, Pitigliano, Sorano, il Monte Amiata; l'Abbazia di Sant'Antimo; Montalcino; il lago di Bolsena, Vulci, Orvieto, tutta la Val di Chiana e Pienza.

Cortevecchia è piena di vita. L'accoglienza è molto curata. L'entusiasmo di Montanari e dei suoi collaboratori, che sono le colonne di Cortevecchia, il direttore Ferini, Lucia, Cristina, Renzo e Ilvo addetti all'accoglienza,  testimonia una grande serietà e resta impresso nell'animo dei visitatori. Tutto si svolge in un'atmosfera diversa da quella nella quale abitualmente viviamo. Infatti quei grandi spazi, dominati dalla natura, dispongono le persone ad essere più pazienti, ad avere meno fretta e ad essere più disponibili alla cordialità dei rapporti senza mettere a rischio la propria intimità privata. All'interno di un giardino si trova collocato un orologio di un'antica torre campanaria del 1660: l'orologio è fermo come a voler trattenere nell'animo, senza farlo scorrere, il fascino del soggiorno a Cortevecchia...

 

una poesia

Cortevecchia...

Tra l'Amiata

una cascata

colori accesi

passano i mesi

tra Maremma

un tema

a Cortevecchia sosta

l'anima mesta

lungo il cammino

il cuore piccino

mentre il mondo

come un girotondo

gira e gioca

una luce fioca

musei e teatri

i vecchi aratri

ottanta casali

attenuano i mali

puledri e cavalli

laghi di cristalli

ricerca nel passato

l'angolo visitato

il tempo s'è fermato

sono rinato

come la natura a primavera

bramo la vita vera...

 

 

di Giuseppe Serrone

scritto a Cortevecchia l'8 aprile 2006

 

 

Bibliografia:

opuscolo: "Cortevecchia. Azienda biologica, zootecnica faunistica venatoria agrituristica Cinque Spighe".

opuscolo: "Benvenuti a Cortevecchia".

Le foto utilizzate sono di proprietà dell'azienda.